I danée che alimentano i roghi

“E’ brutto ammetterlo, ma il traffico illecito di rifiuti sta allevando una generazione di imprenditori e creando una autentica filiera economica dalla quale  svariate figure traggono non poco reddito”. E c’è dentro anche la Brianza (vedi immagine qui sopra)…

Sconfortante, e insieme molto istruttiva, l’inchiesta a doppia pagina di Luigi Ferrarella sul Corsera del 5 giugno scorso, a partire sull’indagine per il rogo di rifiuti dell’ottobre 2018 alla Bovisasca di Milano. Il mercato illegale dei rifiuti, che interessa moltissimo le mafie, si sta allargando pericolosamente al Nord, con Comuni che chiudono un occhio sugli appalti pubblici, imprenditori che ci guadagnano tanti soldi in poco tempo e persino operatori immobiliari specializzati nel trovare capannoni dove stoccare la merce – che poi spesso viene fatta “sparire” col fuoco. Un nuovo fronte molto appetibile per la criminalità organizzata, tanto più che le legge prevede per questi reati pene molto basse; troppo, per la coordinatrice della Dia di Milano Alessandra Dolci, che infatti ha chiesto di innalzarle.

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