I rifiuti rifiutati

Compiti per le vacanze: leggere da pagina 475 a pagina 504 la relazione del secondo semestre 2019 della Direzione Investigativa Antimafia. Dove parla della Lombardia e per esempio piazza la provincia di Monza Brianza al secondo posto regionale per numero di immobili confiscati.  Le locali di ‘ndrangheta sono invece 5, ed esattamente: Monza, Desio, Seregno, Lentate sul Seveso, Limbiate.

Interessante il fenomeno segnalato a pagina 482: “Le indagini hanno documentato una inversione della rotta dei traffici di rifiuti. Infatti è accaduto che a seguito degli incendi dei capannoni, registrati in Lombardia tra il 2017-2018 e del conseguente aumento dei controlli, si è arrivati al sequestro di intere aree fino a quel momento adibite allo sversamento illegale. A quel punto il sodalizio oggetto dell’inchiesta, per proseguire il business, ha dovuto rimodulare i suoi traffici avvertendo l’esigenza di dover smaltire altrove. Ed è così che i rifiuti, anche speciali, che fino a quel momento erano sversati (e, all’occorrenza dati alle fiamme) in capannoni dismessi in Brianza, nel comasco e nel milanese (Varedo, Gessate e Cinisello Balsamo), sono poi stati dirottati dalla Lombardia verso la Calabria e tombati in una cava del lametino”. Il che per lo meno significa una cosa: i controlli, se ci sono, funzionano. E i controlli si attivano soprattutto quando c’è allarme nell’opinione pubblica.

 

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