La storia

Brianza SiCura nasce nel 2015 come progetto di coordinamento intercomunale tra alcune amministrazioni comunali desiderose di unire le forze per diffondere informazioni e buone pratiche, creare una rete di collaborazione, organizzare iniziative di prevenzione contro l’illegalità, la corruzione e la criminalità organizzata.

La denominazione di Brianza SiCura deriva da un convegno organizzato nella città di Seveso il 16 maggio 2014. L’iniziativa vedeva la partecipazione, come relatori, del professore Nando dalla Chiesa, del magistrato Salvatore Bellomo e del presidente della Commissione antimafia di Milano David Gentili. Quel convegno rappresentava la risposta delle istituzioni dopo la scoperta della cosiddetta “banca clandestina della ‘ndrangheta” grazie all’Operazione Tibet, una delle tante che hanno messo in luce i traffici della criminalità organizzata al Nord e l’attivismo delle locali di ‘ndrangheta in Brianza.

Il nome Brianza SiCura si articola in un gioco di parole che esprime il doppio concetto di sicurezza e cura del territorio. L’idea di fondo è opporre, quale straordinario strumento di prevenzione, la cura collettiva degli interessi generali alla prepotenza del fenomeno criminale mafioso e ai subdoli attacchi della corruzione che impoveriscono il tessuto economico e la qualità dei servizi pubblici.

Brianza Sicura ha elaborato un Manifesto che nel tempo è stato approvato nei rispettivi Consigli comunali da numerosi Comuni della Brianza, i quali hanno poi partecipato ai lavori dell’associazione tramite un delegato ufficiale del sindaco. Nel giugno 2019 Brianza SiCura è diventata organismo di diritto privato secondo il Codice del Terzo Settore; i Comuni continuano a partecipare alle attività attraverso l’iscrizione a un Coordinamento delle amministrazioni pubbliche aderenti.