Oltre il fumo degli incendi

Quando un deposito illegali di rifiuti brucia, si vedono il fuoco e le fiamme. Ma quando invece non brucia? Forse il danno è ancora maggiore… Parola di esperti. I quali, davanti ai roghi di spazzatura sempre più numerosi anche in Lombardia (31 dal gennaio 2018 a oggi: vedi sopra il grafico tratto dal Corriere della Sera) ammoniscono che si tratta però di fenomeni “marginali” rispetto al più semplice e meno vistoso abbandono di rifiuti.

Non è necessario cioè dargli fuoco: basta ammassare rifiuti in un capannone dismesso, tanti da farlo scoppiare, e poi sparire dalla circolazione; il guadagno di questo genere di “smaltimento” illegale è altissimo e i costi (pure altissimi) della bonifica se li deve accollare la collettività…

Anche per questo la Commissione Antimafia del Consiglio Regionale ha appena diffuso la sua indagine conoscitiva su stoccaggio e traffico di rifiuti in Lombardia. Ormai lo smaltimento della spazzatura è un business che rende moltissimo (i costi sono triplicati in pochi anni) e i rischi per chi lo pratica in maniera illegale sono bassi, in termini di pene e risarcimenti. Cosa fare? La Commissione fa anche alcune proposte pratiche: il censimento di tutte le discariche, il deposito di forti somme di garanzia da parte di chi le gestisce, targhe colorate e ben riconoscibili sui camion che trasportano rifiuti speciali.

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