La mafia in Brianza si mostra

In occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno per le Vittime innocenti di mafia, celebrata quest’anno a Milano, Brianza SiCura inaugura la prima mostra documentaria itinerante sulla ‘ndrangheta di casa nostra: «Mafie in Brianza». Sabato 18 marzo ore 17, Centro Civico San Fruttuoso di Monza (Spazio Polifunzionale, Sala 2, via Tazzoli 29)

 La ‘ndrangheta in Lombardia compie 70 anni (il primo boss arrivò nel varesotto nel 1954) ma i comuni cittadini ne sanno ancora ben poco, o comunque la considerano un fenomeno marginale, trascurabile. Invece, mettendo insieme i tasselli di una storia ormai lunga, si ricava il panorama preoccupante di una presenza che deve attirare l’attenzione di tutti.

Dal soggiorno obbligato dei boss negli anni Sessanta alla «banca della ‘ndrangheta» scoperta a Seveso nel 2014. Dalla cupa stagione dei sequestri di persona alle recenti infiltrazioni nella movida brianzola, passando per la super-inchiesta Crimine Infinito (2010), il caso della Cava Molinara di Desio, le infiltrazioni nella politica e nell’economia, lo smaltimento illegale dei rifiuti…

«Mafie in Brianza. Storia e documenti sulla ’ndrangheta di casa nostra»  è un percorso grafico che documenta in modo divulgativo le vicende – a volte sanguinose, sempre violente – della ‘ndrangheta nella nostra provincia, descrivendo tappa dopo tappa l’ascesa della mafia soprattutto calabrese in Brianza.

La mostra sarà inaugurata sabato 18 marzo alle 17 presso il Centro Civico San Fruttuoso di Monza (Spazio Polifunzionale, Sala 2, via Tazzoli 29), dove resterà visitabile per due week-end (19, 25 e 26 marzo ore 10-12 e 15-18), .

Sarà poi disponibile gratuitamente come strumento d’informazione e formazione per le scuole, i Comuni, le associazioni all’indirizzo [email protected]

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