Monza e Brianza, piovono beni

Nella provincia di Monza Brianza sono 88 i beni confiscati alle mafie e già ridistribuiti ai Comuni o ad altri enti pubblici per usi sociali dal 2005; quasi la metà, ovvero 41, nel solo 2017. In Lombardia sono stati 1078 a partire dal 1993, a Milano 628.

E il bello deve ancora venire… Secondo le statistiche diffuse anche nella prima Conferenza di servizi dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (Anbsc), svoltasi nei giorni scorsi a Milano, ben 20 Comuni della nostra provincia saranno a breve i possibili destinatari di immobili confiscati; ovvero, – oltre ai 6 che già hanno ricevuto beni sequestrati (Brugherio, Carate, Desio, Muggiò, Seregno e Vedano) – anche Agrate, Aicurzio, Bernareggio, Bovisio Masciago, Carnate, Correzzana, Limbiate, Lissone, Monza, Ornago, Sovico, Varedo e Villasanta.

Più sequestri, più legalità

Il direttore dell’Agenzia, Ennio Mario Sodano, ha spiegato agli enti pubblici presenti come possono partecipare all’assegnazione dei prossimi 97 immobili lombardi sequestrati, per un valore di oltre 13 milioni di euro: appartamenti, box, terreni, ville, negozi, persino case di cura e alberghi, oltre a fabbriche e altre unità produttive. «I dati – ha detto Sodano – dimostrano inesorabilmente che le mafie si sono insinuate ovunque nel Paese; allo stesso modo, però, in ogni parte registriamo un forte e crescente senso di riscatto. Non si tratta semplicemente di un recupero in termini valoriali, ma anche della profonda convinzione che si può ottenere dal riutilizzo dei beni un incremento di economia legale».

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