Accesso libero a Brescia

Sei più sei. Sei domande sull’attuazione delle normative sull’accesso agli atti generalizzato e altre sei sulle piattaforme informatiche whistleblowing. L’associazione Rete AlternAttiva, comitato spontaneo per la legalità e la trasparenza di Chiari (Brescia), “gemellato” con Brianza Sicura, le ha poste a ben 220 tra Comuni e Ats o Asst della provincia.

Obbiettivi del sondaggio, raccolto via Internet con modalità di analisi automatica come l’indagine conoscitiva da noi svolta pochi mesi fa: il contrasto della corruzione e la condivisione delle informazioni, per conoscere lo stato di fatto nell’applicazione delle norme in materia di trasparenza e anticorruzione da parte delle pubbliche amministrazioni bresciane. “L’accessibilità totale dei dati e dei documenti – scrive Rete Alternattiva – è uno strumento fondamentale per favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e nell’utilizzo delle risorse pubbliche e promuovere la partecipazione al dibattito pubblico”.

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