Quante “cartiere” in Brianza?

In gergo le chiamano “cartiere”, perché producono solo carta: nel senso di fatture false, relative a spese inventate ma utilissime a far rientrare nel circolo dell’economia denaro “sporco” ricavato da affari illegali.

Il procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho  in questa intervista dal quotidiano “Avvenire” segnala proprio la fabbricazione di false fatture come primo “servizio” offerto dalle mafie alle imprese in crisi. E ci domandiamo allora: quante “cartiere” ci sono in Brianza?

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