“Terra dei fuochi” siamo noi

Gli ingredienti ci sono tutti: un’area dismessa o un capannone vuoto, il traffico di camion che lo riempie di rifiuti fino al tetto, l’incendio “accidentale” che fa sparire tutto in un rogo tossico. In Lombardia è avvenuto quasi 50 volte negli ultimi anni, l’ultima a ottobre alla Bovisasca, zona nord di Milano; e ora la Direzione antimafia ha disposto 15 arresti, tra cui anche due persone di Desio e di Lissone.

Le intercettazioni dicono chiaro non solo come funziona il sistema, ma pure con quale tranquillità e impudenza lo si pratichi: anche a casa nostra. Pochissimi i rischi e altissimi i guadagni, visto che lo smaltimento di quei rifiuti – se fatto in modo legale – avrebbe un costo notevole. Ormai, quando si vede un incendio, anche in Brianza bisogna chiedersi cosa c’è sotto…

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Fonte: II rapporto Crosso sulla presenza mafiosa in Lombardia

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