Unire le banche dati contro le mafie

Una piattaforma informatica unica e veloce tra prefetture, Guardia di Finanza, Antimafia… per incrociare le banche dati tra istituzioni e integrare i controlli sulle aziende che prendono gli appalti post-virus: si può fare. E’ una delle proposte lanciate da Monica Forte in conferenza on line con Libera, Cgil, Alisei e Brianza Sicura.

La tavola rotonda “L’attivismo della società civile contro le mafie” ha offerto molti spunti ed è servita anche per recepire alcune interessanti notizie dalla presidente della Commissione antimafia regionale lombarda. La consigliera Forte – interpellata da Matteo Casiraghi, Vincenzo Moriello, Giorgio Garofalo, Enzo Giussani e Roberto Beretta sui temi della difesa della legalità e del contrasto della criminalità organizzata durante la “fase 2” – oltre alla proposta della piattaforma unica ha annunciato che è stato completato un sondaggio antimafia su tutti i Comuni della Lombardia e che prossimamente la Commissione elaborerà delle “linee-guida” da recapitare a ciascun ente pubblico per aiutarlo a combattere i rischi di infiltrazioni. Altri campi di impegno sono la formazione anticorruzione da rendere obbligatoria per tutti i dipendenti pubblici e la richiesta  che i pagamenti delle commesse pubbliche avvenga su conti correnti dedicati e tracciabili. Tutte idee in sé non difficili né costose da realizzare e che sarebbero molto utili per combattere le mafie, anche da noi.

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