L’Albero della Legalità da Lissone a Roma

Un Albero della Legalità dalla «città del mobile» alla nuova sede di Libera nella Capitale. È la proposta lanciata da don Luigi Ciotti ai ragazzi dell’Istituto Meroni e subito raccolta dalla dirigente della storica scuola del mobile lissonese.

Don Ciotti, fondatore di Libera contro le mafie, è intervenuto l’11 ottobre a un incontro con gli studenti di alcune classi dell’istituto superiore di Lissone cui si sono uniti alunni della scuola media Don Beretta di Giussano. Al termine di un applauditissimo e appassionato intervento alla presenza di varie autorità locali, il sacerdote ha ricevuto in dono una riproduzione lignea in miniatura dell’Albero della Legalità, realizzato due anni fa nel laboratorio della scuola stessa, ed ha espresso la richiesta di averne una copia di grandi dimensioni da collocare all’ingresso della nuova sede di Libera a Roma, in fase di preparazione in un cinema confiscato alle mafie e nella quale ci sarà spazio per un percorso multimediale di informazione sulle mafie.

Molti gli spunti dall’incontro con don Ciotti, organizzato dalla professoressa Orietta Forte (referente della Legalità al Meroni) e al quale hanno partecipato anche le dirigenti scolastiche Valentina Calì e Sabrina Amato con il referente di Libera Monza Brianza Valerio D’Ippolito e il responsabile di Casanostra di Giussano Fabio Terraneo. «La mafiosità al Nord non è un fenomeno degli ultimi anni, ma viene da lontano… La mafia non c’è solo quando spara, è un metodo: quello di idolatrare il denaro, quello di falsificare la realtà per ottenere potere… Mafia e corruzione sono parassiti  che ci mangiano la società, la vita, la libertà. Non basta tagliare la mala erba in superficie, bisogna estirpare le radici. È un lavoro educativo, culturale».

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